"Francesco è un ragazzo sensibile e con la testa sulle spalle. Questo incontro - spiega Sallemi - mi ha emozionato e resterà impresso nella mia memoria. Pur essendo vittima di un orrendo, criminale e vergognoso pestaggio all'interno di un h24 a Vittoria ha mantenuto un grande senso di responsabilità".

"Però ho visto negli occhi di Francesco, e della sua splendida famiglia, ancora il timore e il dolore per quella aggressione vile e vigliacca che lo ha ferito sia nel corpo sia nell'anima, profondamente. Questo ragazzo, con la sua famiglia albanese in Italia da circa 6 anni, è perfettamente integrato, ha 18 anni e lavora in campagna con onestà e rispetto verso tutti. Quando si trovava dentro l'h24 non stava giocando ma era andato a prendere un caffè prima di andare a lavorare"

"Francesco e la sua famiglia non possono essere lasciati soli - dice ancora Sallemi - Sono ancora molto scossi e mi stringo ancora a loro rinnovando la mia solidarietà e vicinanza. Le forze dell'ordine hanno svolto un lavoro eccezionale e la famiglia ha denunciato con coraggio e fermezza: adesso attendiamo il corso della giustizia. Lo Stato è e sarà presente, vigile e a tutela delle persone oneste e laboriose e non dobbiamo abbassare la guardia.Lo Stato siamo tutti noi e dobbiamo dare l'esempio e chiedo a tutta la Vittoria perbene e onesta di stare accanto a questo ragazzo".